Dal prossimo 18 dicembre, la vera pizza napoletana sarà tutelata dalla dicitura Stg, ossia “specialità tradizionale garantita“. A deciderlo l’Unione Europea, che con il Regolamento 2022/2313 ha accolto la richiesta inviata dall’Italia di proteggere il nome e i metodi di preparazione di uno dei simboli del Made in Italy nel mondo.
Con questa decisione, quindi, nessuno potrà utilizzare il nome “pizza napoletana” se non accompagnato dalla dicitura Stg. Inoltre, per poter scrivere “pizza napoletana Stg” sulle confezioni e sui menù di ristoranti e pizzerie, bisognerà rispettare le regole con cui vengono stabiliti quali sono gli ingredienti da usare e i metodi di preparazione da adottare.
Nuove regole per la preparazione della vera pizza napoletana
Per evitare imitazioni o interpretazioni improvvisate di questo piatto, L’Ue ha espresso la volontà di tutelare questa specialità tipica della tradizione culinaria italiana, premiando solo coloro che eseguono pedissequamente la ricetta originale della la vera pizza napoletana. Il piatto potrà portare questo nome solo se vengono garantite le seguenti caratteristiche:
- le ore minime di lievitazione;
- la stesura a mano della pasta;
- il condimento e le modalità farcitura utilizzate;
- la cottura esclusivamente in forno a legna a una temperatura di 485°C;
- l’altezza del cornicione di 1-2 cm, con il controllo di un ente terzo di certificazione.
Il Regolamento dell’Ue, inoltre, ha posto specifici limiti anche sull’uso delle materie prime: olio extravergine d’oliva, basilico fresco, Mozzarella di Bufala Campana Dop o Mozzarella tradizionale Stg, pomodori pelati oppure pomodorini freschi. È bene precisare che ciascun ingrediente deve essere di provenienza italiana.
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